Sanificazione ambienti industria del pesce
Il problema:
Nell’industria ittica, la trasformazione del pesce in un prodotto adatto al consumo umano porta inevitabilmente alla proliferazione di microrganismi potenzialmente dannosi per la salute. A titolo di esempio, la lavorazione di alcuni tipi di molluschi, come la cozza, genera un carico microbico ampiamente superiore ai limiti massimi consentiti dalla legislazione vigente. Lo stesso dicasi delle strutture in cui il pesce viene lavorato.
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Il Ministero della Salute, con protocollo 24482 del 31 luglio 1996, ha riconosciuto l’ozono come presidio naturale per la sterilizzazione e l’abbattimento di batteri, virus, spore, muffe e acari. Si può impiegare acqua ozonizzata per abbattere gli odori, lavare il pesce, aumentarne di vari giorni la conservazione e diminuire la formazione di ammoniaca derivante dai processi di putrefazione, evitando di lasciare residui come il cloro. la metodologia applicata alla produzione di ozono permette di eliminare salmonella e microbi vari che possono svilupparsi nel pesce o nelle strutture in cui viene lavorato e conservato.
Cosa elimina l’ozono?
La tecnologia dell’ozono, potente disinfettante ed efficace deodorante, garantisce il raggiungimento di spazi sani, privi di composti chimici dannosi, cattivi odori e microrganismi, in grado di garantire un aria salubre, priva di batteri e odori sgradevoli.